COME NASCE
#ZITTOCANCRO CHE ABBIAMO DA FARE
Il giorno in cui ho avuto la conferma di essere diventata una paziente metastatica, mi sono sentita travolgere da qualcosa di più grande e forte di me. Ero disperata. Dopo aver fatto un bel pianto però, mi sono rialzata e ho dato la notizia alle mie amiche, *le Triplette, come ci chiamavamo. Volevo far sapere loro che ero determinata ad affrontare quel male: “Ragazze, Lui vuole gridare più forte di me, ma io lo farò stare ZITTO!”.
Così mi è venuto spontaneo fare una foto col gesto del silenzio e inviargliela con scritto: ZITTO CANCRO! Le Triplette (Loro) non si sono fatte attendere e mi hanno mandato scatti con i loro figli e mariti, tutti col mio stesso gesto.
È stato commovente, mi sono sentita come abbracciata e protetta; la paura era diventata meno intensa. E’ stato un momento insieme difficile e bello.
Ho pensato: perché non trasmettere ad altre persone quello che ho provato, che non si è soli e che un percorso così faticoso si può sostenere meglio se condiviso? Quella sera stessa ho espresso a mia amica in Brasile il desiderio di far diventare virale la parola zittocancro. Lei, che lavora nel marketing, ha subito appoggiato l’idea: “ Amica, VAI!”, mi ha detto. È bastato aggiungere un # e una marea di messaggi mi ha sommersa, non passava giorno senza che immagini di persone sconosciute col dito sulla bocca riempissero il mio telefono. Persino un intero paese!
Un’esplosione inaspettata di empatia. Anche i volti di personaggi famosi si sono aggiunti. Giornali e programmi televisivi si sono interessati al movimento; non ho più contato le persone che hanno scritto per dire grazie dell’energia e della speranza infuse dall’iniziativa. #zittocancro era davvero diventato virale.
È nata così la pagina social “Zittocancro”, dove donne come noi possono condividere la loro quotidianità, sentirsi non solo delle “pazienti”. Sono trascorsi anni e molte cose sono cambiate; non la voglia di dedicarmi al progetto nel quale mi sono sentita sempre più coinvolta. Tra una cura e l’altra, oltre a quello di di madre e moglie un altro scopo si è via via fatto strada: impegnarmi ad aiutare il prossimo.
Ed ecco: “Zittocancro” oggi è anche un’Associazione per la raccolta fondi a favore dei pazienti oncologici e delle loro famiglie. Un altro passo in avanti, un sogno che si è fatto realtà.